Dott.ssa Chiara Pioli - Psicologa e Psicoterapeuta

Dott.ssa Chiara Pioli, Psicologa e Psicoterapeuta

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All'interno del centro Liberamente di Tolentino, la Dott.ssa Chiara Pioli si occupa di prevenzione, diagnosi e trattamento della persona attraverso:

  • valutazioni psicologiche
  • consulenza e sostegno psicologico a bambini, ragazzi e genitori
  • psicoterapia dell'infanzia, dell'adolescenza, della persona adulta e della coppia.


Titoli:

  • Diploma di maturità classica, presso il Liceo Classico Statale “Francesco Filelfo” di Tolentino (MC)
  • Laurea in Psicologia dello Sviluppo e dell’ Educazione presso la Facoltà di Psicologia dell’Università di Urbino
  • Specializzazione in Psicoterapia presso il Centro italiano di Psicoterapia Psicoanalitica per l’Infanzia e l’Adolescenza (C.I.Ps.Ps.I.A.) di Bologna;
  • Iscritta all'Ordine Professionale degli Psicologi della Regione Marche n°1086 e nell'elenco speciale degli Psicoterapeuti ai sensi degli art.3 della L.56/89.

Formazione post-lauream

  • Corso di Perfezionamento Universitario “Diagnosi e Intervento in Psicologia Giuridica” presso l’Università degli Studi di Urbino. Tirocinio svolto presso il Comune di Fano seguendo il “Progetto Affido”.
  • corso riguardante il METODO FEUERSTEIN.
  • corso di formazione sull’Auto-Mutuo-Aiuto Familiare.
  • corso di formazione sul tema: “l’ascolto del disagio dei minori e l’intervento nei casi di maltrattamento e di abuso ai danni dei minori”, condotto da operatori del “Centro Studi Hansel e Gretel” di Torino.
  • Percorso di formazione sul tema:“Valutazione e trattamento in situazione di grave pregiudizio,maltrattamento e abuso sessuale intrafamiliare”, condotto da operatori del Centro Bambino Maltrattato di Milano.
  • Convegno nazionale “Udire sentire ascoltare… la musicoterapia in età evolutiva – esperienze a confronto”, svoltosi il 10 maggio 2002 a Tolentino (MC).
  • Conferenza Internazionale “Un patto per l’Autismo fra Istituzioni, Comunità Scientifica e Famiglie”, tenutosi a Roma nei giorni 23 e 24 maggio 2002.
  • Convegno “Le alternative alla parola: la comunicazione aumentativa alternativa e la comunicazione facilitata”, svoltosi a Fabriano nei giorni 21 e 22 ottobre 2002.
  • Tavola Rotonda “Bullismo, scuola e società: problemi e prospettive di intervento” ad Urbino il 15 maggio 2003.
  • Convegno nazionale “il maltrattamento e l’abuso all’infanzia” svoltosi a Macerata (MC) il 28 settembre 2006.

Attività lavorativa:

  • Tirocinio obbligatorio post lauream presso il Centro Assistenza e Riabilitazione S. Stefano di Tolentino (MC);
  • Esperienza lavorativa con la coop. sociale “Il Faro” come educatrice alla Casa Protetta di Corridonia (MC)
  • Esperienza di volontariato presso il dipartimento di salute mentale di Tolentino (MC).
  • Educatrice presso il centro socio educativo di S. Maria in Selva (Mc) per conto della coop.sociale “Di Bolina”.
  • Incarico come Psicologa presso il Comune di Amandola (Ambito Sociale XXIV).
  • Libera professione come “Psicologa-Psicoterapeuta” dal 2004.
  • Collaborazione con l’Associazione Piombini-Sensini, all’interno dell’equipe del Centro Arcobaleno, che si occupa della presa in carico e la cura dei nuclei familiari dove vivono minori in situazioni di pregiudizio
  • Sportello di ascolto presso l’Istituto Comprensivo di Amandola con sede distaccata di Montefortino, presso la scuola elementare “Don Bosco” di Tolentino, presso il Liceo Classico e Scientifico di Tolentino
  • Realizzazione del progetto “Un arcobaleno di emozioni” presso l’istituto comprensivo “E. Fermi” di Macerata
  • Realizzazione del progetto “Autostima, motivazione e maturità emotiva” presso l’IIS “Garibaldi di Macerata.

    +39 338 8383947

    c.pioli@liberamentetolentino.it

Si celebra i 6 marzo la Giornata della Logopedia. Per l'occasione la Federazione italiana logopedisti metterà a disposizione dei genitori e degli insegnanti, per 4 giorni, un numero di telefono, una email Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. e un sito internet www.fli.it con tutte le informazioni necessarie per affrontare il problema.

04 MAR - Colpiscono il 3% della popolazione, ma si rilevano soprattutto nei bimbi tra i due e i sei anni dove si toccano punte del 7%. Sono i Disturbi Specifici del Linguaggio (DSL), ciò la difficoltà di acquisire e articolare le parole e a comprenderle e ad esprimersi correttamente. Condizioni che tendono ad 'isolare' il bambino a causa di anomalie della sua capacità linguistica che limita le relazioni interpersonali e può causare disturbi emotivi e comportamentali, tali disturbi sono la principale conseguenza dei problemi di apprendimento a scuola della lettura e scrittura.

Per far conoscere questi problemi, in occasione della Giornata Europea della Logopedia del 6 marzo, sotto lo slogan 'Libera Le Parole”, la Federazione Logopedisti Italiani (Fli), in sinergia con il Comitée Permanent de Liaison des Orthophonistes-Logopèdes de l'Union Europeénne (CPLOL), ha organizzato numerose iniziative su tutto il territorio nazionale. Dal 4 al 9 marzo sarà aperto un filo diretto con i logopedisti italiani, i professionisti sanitari incaricati di valutare e 'riabilitare' i pazienti che presentano questi disturbi: basterà chiamare il numero 049.8647936 o inviare una email a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. per ottenere immediatamente informazioni sulla problematica, consigli ufficiali e il nome del logopedista più vicino a casa e le iniziative sul territorio. Inoltre è aperta una pagina dedicata sul sito della Federazione dei Logopedisti (www.fli.it) con molte utili informazioni.

"I Disturbi Specifici del Linguaggio - spiega Tiziana Rossetto, presidente FLI - non sono conseguenti a patologie neurologiche centrali o periferiche, né a danni organici dell'apparato articolatorio e non riguardano deficit intellettivi o situazioni di svantaggio socio-culturale Le ultime ricerche scientifiche confermano la sua origine neurobiologica, uno dei dati più importanti è che vi è un'alta percentuale di familiarità, stimata al 70%. Hanno espressioni diverse riconducibili a tre categorie: disturbo specifico dell'articolazione, in cui il bambino pronuncia male o non è in grado di pronunciare alcuni suoni che dovrebbero già essere presenti alla sua età; disturbo del linguaggio espressivo, in cui il bambino costruisce in modo alterato le parole (es. 'poto' al posto di 'topo') o le frasi (es. 'bimbo mangia no' per 'il bimbo non mangia') rispetto ad un coetaneo, pur comprendendo quello che gli viene detto; disturbo della comprensione del linguaggio, in cui le difficoltà di linguaggio sono decisamente più importanti ed il bambino fatica ad elaborare sia le informazioni in entrata (difficoltà di comprensione) sia quelle in uscita (difficoltà di espressione)".


"È fondamentale - aggiunge Rossetto - precisare la grande variabilità interindividuale per la quale è indispensabile una valutazione specifica completa. Inoltre la letteratura riferisce che le persone con Disturbo Specifico di Apprendimento (DSA) presentano un pregresso disturbo di linguaggio nel 30-40% dei casi”.
 
Ecco dalla FLI le "dieci attenzioni" per aiutare il bambino a instaurare una buona comunicazione


1 - Attenzione all'ambiente. Il vostro bambino può essere facilmente distratto. È quindi necessario creare un ambiente che favorisce la comunicazione, in cui rumori, distrazioni e luci siano controllati.

2 - Attenzione alla postura. Cercare la postura che consenta al vostro bambino la massima stabilità e controllo visivo. Questa attenzione permette uno scambio comunicativo sereno.

3 - Attenzione al contatto oculare. Cercate e mantenere sempre il contatto oculare con il vostro bambino. Evitate, per esempio, di spostare lo sguardo verso il telefonino..

4 - Attenzione all'alternanza. I turni comunicativi devono essere rispettati. Si parla una volta per uno.

5 - Attenzione al tempo. Il vostro bambino ha bisogno di tempo per programmare la risposta. Non incalza telo con continue domande, aumentereste solo la confusione. Dategli tempo per pensare ad organizzare la risposta

6 - Attenzione alla comunicazione. Utilizzate tutti i canali comunicativi e le strategie più adatte per il vostro bambino. La comunicazione non è solo verbale, sfruttate anche il canale mimico.

7 - Attenzione alla 'disconferma'. Non fingete di aver capito. Date chiari feedback al vostro bambino rispetto alla non comprensione del messaggio, guidandolo e aiutandolo nella riformulazione della frase.

8 - Attenzione alla 'conferma'. Verbalizzate in modo corretto ciò che avete capito dal vostro bambino ed aspettate una sua conferma.

9 - Attenzione all'iniziativa comunicativa. La comunicazione ha inizio e si sviluppa se c'è intenzionalità e volontà a comunicare. Sfruttate tutte le situazioni motivanti per inserire il bambino in un circolo comunicativo, oppure ponete il bambino in situazioni di scelte motivanti.

10 - Attenzione al linguaggio. Usate un linguaggio adeguato al livello del bambino: un bimbo che non parla non è sempre un bimbo che non capisce.

E per concludere non esitate a comunicare con il logopedista per dubbi, curiosità, o per un semplice confronto.


Fonte: www.quotidianosanita.it/